martedì 3 febbraio 2009

Senso della vita, acqua nel deserto (Rogate ergo, gennaio 2009, Editoriale di don Palumbieri)


Il numero di Rogate ergo in oggetto è dedicato al tema della scoperta del senso.
Ecco alcune suggestioni dell’editoriale di don Sabino.

“Dalle caverne dell’uomo si è passati oggi all’uomo-caverna. Con una sensazione di profondo vuoto.” La carenza di senso provoca disagio esistenziale.
“L’uomo moderno si può paragonare a chi, durante il viaggio, pensa alla perfezione dei dettagli della fuori serie, ma senza curarsi della meta.”La mancanza del fine diventa corsa verso la fine.
“La domanda multipla del senso donde vengo, dove vado, per dove andare è codificata nella coscienza da sempre. Cosa è – ci possiamo chiedere – che oggi la rende occasione di destabilizzazione? E’ proprio lo svuotamento del carburante dello spirito al suo ultimo stato. Missili nel cielo e vuoto nel cuore: ecco la condizione del tempo.”
“Urge ritornare nella interiorità, ove abita la verità come osserva Agostino. La coscienza inabitata dai valori è orientata verso il fine. E così si percepisce il ben-essere, non a livello funzionale bensì a livello di essere.”
“Il disagio esistenziale dei giovani testimonia drammaticamente l’ineludibilità del senso della vita. E’ uno tsunami silenzioso che devasta e minaccia la speranza … E’ possibile la terapia?
“Il ritrovamento del senso della vita è ridare ossigeno allo spirito. La speranza è il respiro della storia sul piano individuale e collettivo. Non si può vivere senza respirare. Non si può vivere senza sperare. E non si può sperare se non c’è un senso, una direzione verso un traguardo positivo che ci attende”.
“Allora Cristo è la speranza ancorata.”

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